Tracciabilità rifiuti: le proposte alternative al SISTRI

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30/03/2015

La proposta vuole concretamente dimostrare al Ministro che ci sono valide alternative al fallito "modello Sistri" per realizzare un accettabile sistema di tracciabilità.

Come espresso nell'allegato tecnico (che illustra il sistema senza approfondire troppo il dettaglio) si può mettere in campo un sistema basato:

*             sulla informatizzazione degli adempimenti di registrazione già in uso da quasi vent'anni;

*             sul coinvolgimento della filiera a partire dai trasportatori con un ruolo più semplice per i produttori

*         operare con una piattaforma derivabile da quelle già in uso presso gli operatori associativi e  Unioncamere;

*             controllare e gestire la complessità del sistema da parte di una struttura a valenza istituzionale e già attiva - anche a livello territoriale - quale l'Albo gestori; ciò dovrebbe responsabilizzare maggiormente il Ministero nel suo ruolo di monitoraggio e garanzia.

Il tema può essere approfondito ma in sintesi il nuovo modello implica alcuni indubbi vantaggi: è in linea con le direttive comunitarie, fa leva sul corpo normativo attualmente in vigore, non implica uso di particolari tecnologie o devices. Ricordiamo che questa impostazione prende le mosse da un documento di consenso promosso nel 2013 da Edo Ronchi che raccolse l'adesione di 31 organizzazioni imprenditoriali.

Con questo intervento infine si dimostra ancora una volta che non si rifiuta la tracciabilità in quanto tale e non ci si limita a individuare le criticità dell'attuale sistema, imposto nonostante l'inefficienza e l'inefficacia (per non menzionare altre negatività palesi del Sistri) ma si è in grado di presentare schemi diversi, alternativi, più funzionali ed economici.        

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