Confartigianato Imprese ha inviato all’attenzione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un esposto per denunciare le possibili distorsioni al corretto funzionamento del mercato e alla concorrenza derivanti dalle modalità di assegnazione degli incentivi finanziari alle imprese aventi diritto in base all’ordine temporale di presentazione telematica delle domande sempre più frequentemente utilizzate da parte della Pubblica Amministrazione: il cosiddetto «Click Day».
La decisione deriva dalla sempre più ripetuta richiesta di intervento pervenuta da parte delle Associazioni territoriali che, con riferimento sia alle agevolazioni di carattere nazionale che a quelle locali, lamentano la difficoltà di assistere le imprese, non potendo garantire una efficienza tecnologica tale da poter supportare con ragionevoli margini di successo la presentazione delle domande.
Nel merito, la Confederazione ha denunciato le criticità, i blocchi di sistema operativo, le anomalie e la discriminazione tecnologica di accessibilità alle piattaforme pubbliche, legata alla esigenza di rapidità operativa dei sistemi informatici, che determina, nella maggior parte dei casi, l’esaurimento delle risorse messe a disposizione in un arco temporale brevissimo.
Secondo Confartigianato, ciò comporta un’irragionevole ed illegittima discriminazione ai danni di alcune imprese, soprattutto micro e piccole, con relativa disparità di trattamento a favore delle imprese che ne risultano avvantaggiate mediante una selezione che finisce con l’essere “puramente casuale”.
Confartigianato è pertanto intervenuta affinché l’Autorità assuma le iniziative previste che prevedono la possibilità, per la stessa Autorità, di segnalare a Parlamento e Governo affinché adottino le azioni necessarie per rimuovere o prevenire le distorsioni segnalate o, nei casi più gravi, di agire in giudizio contro gli atti amministrativi e i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che vìolino le norme a tutela della concorrenza e del mercato.