Verso il R.E.N.Tri (Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti): come il nuovo sistema andrà ad aiutare le imprese

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13/01/2022

A differenza del SISTRI, sistema fallimentare di tracciabilità dei rifiuti abolito nel 2019 con notevoli costi sostenuti dalle imprese, il nuovo R.E.N.Tri (Registro  Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti) comporta una serie di vantaggi resi possibili da Confartigianato, che già nel 2020 aveva chiesto ed ottenuto che questi principi fossero stabiliti nella norma primaria.

  1. prevede un periodo di sperimentazione (iniziato a luglio 2021 nel quale sono coinvolte 30 nostre imprese associate rappresentate da 5 nostre associazioni territoriali) – il SISTRI fu “calato dall’alto” in Gazzetta Ufficiale;
  2. prevede un’entrata progressiva e graduale dei soggetti obbligati dove le microimprese saranno le ultime ad entrare
  3. non prevede hardware, non sono previste chiavette USB o dispositivi Black-Box per la geolocalizzazione dei veicoli (tutti dispositivi previsti nel SISTRI e pagati caro prezzo);
  4. non prevede la geolocalizzazione in tempo reale dei veicoli (prevista nel SISTRI);
  5. è interoperabile con tutti i sistemi gestionali esistenti oggi utilizzati dalle associazioni;
  6. fornirà alle le imprese prive di software gestionali le modalità per operare nel sistema; 
  7. semplifica la vita delle imprese e delle associazioni azzerando ad esempio la possibilità di errori di compilazione (codici EER saranno precompilati); 
  8. prevede la riscossione di soli diritti di segreteria e dunque costi per le imprese di gran  lunga inferiori rispetto al SISTRI – che doveva invece coprire i costi di produzione di milioni di chiavette USB e centinaia di migliaia di Black- Box per la geolocalizzazione;
  9. una volta messo a regime eliminerà tutti gli adempimenti cartacei relativi alla  movimentazione dei rifiuti;
  10. apre nuove opportunità per le associazioni (es. il Formulario Identificativo Rifiuti FIR digitale). 

L’operatività del R.E.N.T.Ri verrà fissata da un Decreto Ministeriale al termine della sperimentazione che andrà avanti fino a quando tale decreto , redatto dal  Ministero della Transizione Ecologica, con il supporto tecnico operativo dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali (che sta conducendo la sperimentazione), non approderà in Gazzetta Ufficiale. 

L’obiettivo del R.E.N.T.Ri è la trasmissione dei dati al sistema con una successiva e progressiva dematerializzazione del cartaceo delle attuali scritture ambientali in vigore (Registro di carico e scarico, formulario) senza alcuna modifica del M.U.D. Sono le Associazioni di imprese che hanno chiesto ed ottenuto il doppio regime (cartaceo – digitale) per accompagnare le imprese attraverso  un congruo e lungo transitorio (da stabilire insieme alle associazioni) che le accompagnerà verso  il digitale.

Le imprese continueranno a poter delegare le associazioni per la tenuta dei loro registri ed entrambi potranno sia dotarsi di un software gestionale da reperire in commercio che operare direttamente nel R.E.T.N.Ri senza software gestionali e senza ulteriore oneri sulle imprese. Il R.E.N.T.Ri renderà disponibili gratuitamente strumenti che consentiranno alle imprese di imputare i dati  ad uno ad uno nel sistema e stampare tutto il cartaceo che vorranno direttamente: i documenti  saranno nativamente digitali e questo non creerà oneri ed agevolerà le imprese – sarà impossibile sbagliare un codice EER di rifiuti.

  • I formulari (FIR) prevederanno con transitorio, come i registri di carico e scarico, il doppio regime cartaceo e digitale (richiesto dalle associazioni) ma saranno nativamente digitali: se ne stamperanno 4 copie con diversi numeri progressivi direttamente dal sistema R.E.N.T.Ri.
  • Solo i trasporti di rifiuti pericolosi hanno l’obbligo di trasmissione FIR al sistema di tracciabilità (per legge di derivazione comunitaria).
  • I trasporti di rifiuti non pericolosi hanno l’obbligo di viaggiare con FIR ma non quello di trasmissione di dati al RENTRI.
  • Per gestire il FIR digitale è sufficiente uno smartphone: tramite una app fornita gratuitamente dal RENTRI sarà possibile eseguire tutte le operazioni di compilazione e trasmissione con proprio accesso personalizzato.
  • In caso di mancanza di rete, si potrà operare lo stesso off-line e i dati verranno trasmessi non appena il dispositivo tornerà on line (niente pc e stampanti in cantiere). 
  • Il RENTRi prevede che il trasportatore possa compilare il FIR da parte del produttore (con delega): oggi la gran parte dei trasportatori è dotata di smartphone.
  • In caso di controlli il trasportatore potrà esibire il FIR sottoforma di un semplice QR code o da smartphone o, se preferisce, cartaceo (esattamente come il Green pass COVID 19).

Vi.vi.FIR si integrerà nel R.E.N.T.Ri e sarà possibile stampare direttamente dal R.E..N.T.Ri i formulari vidimati e con numeri progressivi. Il DM che ne regolerà il funzionamento:

  • non instaurerà il R.E.N.T.ri retroattivo;
  • nel transitorio sarà previsto il doppio regime cartaceo digitale;
  • il Testo Unico Ambientale (TUA) resterà invariato. 
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