Il Ministro della Salute, con ordinanza dello scorso 28 aprile, ha fornito ulteriori indicazioni in merito ai dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che parrebbero escludere dall’obbligo di indossarli i clienti di alcune attività tra le quali saloni di acconciatura e centri estetici, ancorchè ne sia raccomandato l’utilizzo in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.
Tuttavia, con la precedente ordinanza del 1° aprile u.s., lo stesso Ministro aveva adottato le «Linee guida per la ripresa delle attivita' economiche e sociali», rispetto alle quali non vengono indicate modifiche, che stabilivano tra l’altro, per le attività sopra citate:
“L'operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l'espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro, devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, una mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli FFP2 senza valvola a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l'operatore, eventuali ulteriori dispositivi di protezione individuale associati a rischi specifici propri della mansione)”.
Tale sovrapposizione rende difficile la formulazione di indicazioni precise e suggerisce di optare per una interpretazione di cautela e buon senso, auspicando un adeguamento a breve delle Linee guida in vigore per le attività economiche con le recenti disposizioni.
In attesa, pertanto, di elementi che consentano di chiarire definitivamente lo scenario e nell’ottica della massima tutela di operatori e clienti, si ritiene opportuno suggerire alle imprese del settore di proseguire nel rispetto delle disposizioni contenute nelle Linee guida adottate lo scorso 1 aprile, sopra riportate.