ACCETTATE IL CONSIGLIO (13) - Il compleanno di Grasso di Massimiliano Lussana

Tempo di lettura: 3 minuti
08/01/2018

Certo, forse siamo un po' monomaniacali.

Ci siamo occupati di Pietro Grasso quando ha lasciato il Pd per andare nel gruppo Misto, ma il comunicato è arrivato prima della pubblicazione del resoconto stenografico di Palazzo Madama.

Poi, ci siamo occupati di Pietro Grasso  quando l'allegato B al resoconto stenografico, forse per la prima volta nella storia, ha pubblicato anche data e ora del passaggio di gruppo del presidente. Ed era tutto regolarissimo, anche se non avevamo mai avuto dubbi.

Quindi, ci siamo occupati di Pietro Grasso quando non ha aderito al gruppo parlamentare del partito che porta il suo nome e cognome nel logo e nel simbolo, ragione sociale della sua storia.

Infine, ci siamo occupati di Pietro Grasso quando i gruppi parlamentari del partito che porta il suo nome, a cui lui però non ha aderito, si sono

sdoppiati: un partito, due gruppi. E al Senato uno dei due ha un nome diverso da quello della Camera.

Curiosità parlamentari, giochini di parole, ma a cui teniamo molto.

Innanzitutto, perchè, al di là del pensiero sulle scelte politiche contingenti, Pietro Grasso ha una storia personale e un'etica che rende onore al nostro Paese. E la sua amicizia, amicizia vera, con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è il miglior biglietto da visita.

Poi, perchè Pietro Grasso è spesso ospite a Genova, è stato recentemente anche in università e a teatro, allo Stabile, è stato rappresentato un testo tratto dalle sue opere. Non un capolavoro, ma questa è un'altra storia. Il testo teatrale, non le opere intendo.

E infine perchè, appena si sente nominare Grasso, anche "Accettate il Consiglio" si inchina deferente al presidente di Confartigianato Liguria Giancarlo Grasso. E, già che c'è, anche a Marinella, la first lady più simpatica a disposizione, non solo sulla piazza di Borghetto Santo Spirito.

Insomma, noi coi Grasso ci andiamo a nozze, esattamente come Marinella.

E come il vicepresidente leghista del Senato Roberto Calderoli che ora si è iscritto al gruppo Misto in un monopartito che si chiama "Lega per Salvini premier" e nell'ultima seduta del Senato del 2017, sabato 23 dicembre, ha esordito, fra gli applausi dell'aula: "Signor Presidente, innanzitutto vorrei farle i migliori auguri perché, anche se in pochi lo sanno, oggi dovrebbe essere il suo compleanno".

E Grasso: "Ringrazio lei e tutti di questi auguri".

E Calderoli al presidente di cui è il vice più apprezzato e longevo: "Non lo sa nessuno ed è curioso, perché anagraficamente lei risulta nato il 1° gennaio".

E Grasso nell'ilarità generale, rilevata persino dagli stenografi ufficiali di Palazzo Madama: "Sì, è un falso di cui però non rispondo".

E Calderoli: "Se lo avessero saputo magari non la votavano come Presidente del Senato".

E Grasso: "Subito dopo la guerra c'era la possibilità di guadagnare un anno ai fini della chiamata alle armi, perché i nostri nonni erano talmente impressionati dalla guerra che hanno cercato di rivelarmi il 1° gennaio 1945, pur essendo nato il 23 dicembre 1944, in realtà prematuro".

Nuova ilarità per la confessione della seconda carica dello Stato:

"Scusate di questo siparietto personale, ma mi ci ha spinto il senatore Calderoli".

Insomma, davvero un bel passaggio, leggero, amichevole e positivo di cronache parlamentari troppo spesso troppo tese.

Molto meglio del testo andato in scena con Sebastiano Lo Monaco alla Corte.

Per la cronaca, il compleanno del Grasso "nostro", Giancarlo, è il 22 giugno.

Ci portiamo avanti con gli auguri.