Liguria, i tassi d’inflazione record strozzano le imprese

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28/01/2013

Nel 2012, nella nostra regione l’inflazione è aumentata del 3,3%(a Genova del 3,4%) contro il +3% del resto d’Italia. Per Grasso (Confartigianato Liguria): “Con l’aumento del tasso, cresce l’incertezza per il futuro e le imprese frenano gli investimenti con conseguente calo di competitività»

Prezzi alle stelle in Liguria. A confermarlo è l'ultima rilevazione dell'Osservatorio regionale dell'artigianato su dati Istat 2012.

L’inflazione in Liguria, infatti, nel 2012 è risultata più elevata della media italiana: lo scorso anno nella nostra regione è aumentata del 3,3% contro la media italiana del +3%. Se la passano peggio solo la Basilicata (+4,4%), la Calabria e il Trentino Alto Adige (entrambe +3,6%). «Dal 2007 a oggi – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – abbiamo assistito a una parabola ascendente nei prezzi al consumo in Liguria. Nonostante l'aumento sia diffuso a livello nazionale, nella nostra regione l'inflazione è progredita con un passo decisamente più sostenuto rispetto al resto d'Italia. Questo fattore ha avuto pesanti conseguenze sulla capacità di spesa delle famiglie con inevitabili ripercussioni sulle micro e piccole imprese, schiacciate tra l'incudine dell'aumento dei prezzi da parte dei fornitori e dal calo della richiesta del consumatore finale». I comparti di spesa dove i prezzi sono aumentati di più sono stati quello delle spese per l’abitazione, tra cui acqua, elettricità e combustibili (+7,1%), dei trasporti (+6,7%) specie per il caro carburanti.

«Un’inflazione ridotta e stabile – spiega Grasso – è la conditio sine qua non per la crescita delle imprese. Queste impennate dei tassi impediscono alle aziende una pianificazione precisa della propria attività, rendendo dubbi gli investimenti, per esempio in nuovi macchinari e impianti di produzione. Un’inflazione o una prospettiva di inflazione elevate contribuiscono a creare un clima di incertezza dato che le variazioni nel valore del denaro impediscono preventivi precisi di entrate e uscite. Di conseguenza, le aziende corrono ai ripari diventando molto più caute. Un'inflazione o aspettative di inflazione elevate possono inoltre far sì che i costi sostenuti da un'azienda lievitino più velocemente della produttività e dunque che gli imprenditori siano meno propensi al rischio e meno inclini a investire nel futuro, riducendo pertanto la propria competitività».

Guardando i dati degli ultimi cinque anni, il tasso di inflazione in Liguria è risultato leggermente inferiore alla media italiana nel biennio 2007-2008 (in particolare nel 2008 si è riscontrato un +2,9% contro il 3,3%). «La mazzata – commenta Grasso – è arrivata nel 2009 quando, dopo una temporanea diminuzione del livello dei prezzi dovuta alla crisi, il processo inflattivo è ripreso».

La Liguria nel 2009 si è attestata su tassi medio-alti (0,8%) per poi iniziare una parabola ascendente tra il 2010 e il 2012, quando l'inflazione è schizzata, in un paio d'anni, dall'1,4 al 3,3%. Per un confronto provinciale, tra novembre 2011 e novembre 2012, i prezzi sono aumentati di più a Genova (+3,4%), mentre per La Spezia il tasso è inferiore (+2,0).