INAIL, pubblicato il rapporto annuale 2019

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28/07/2020
I dati sulle denunce di infortunio del 2019 registrano, rispetto all’anno precedente, una sostanziale stabilità dei casi in complesso e un calo degli infortuni mortali. Sono state registrate poco meno di 645 mila denunce di infortuni accaduti nel 2019 (lo 0,09% in meno rispetto al 2018). Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono poco più di 405 mila e 500, di cui circa il 18,6% “fuori dell’azienda” (cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”).
Sono state 1.156 le denunce di infortunio mortale, con una riduzione dell’8,5% rispetto al 2018. Gli infortuni accertati “sul lavoro” sono 628 (il 17,2% in meno rispetto al 2018), di cui 362, circa il 57,6%, “fuori dell’azienda” (52 casi sono ancora in istruttoria).

In aumento le denunce di malattia professionale rispetto al pari periodo del 2018. Si conferma il progressivo incremento della numerosità che ha caratterizzato l’ultimo decennio (oltre il 40% in più rispetto alle denunce del 2010): l’emersione del fenomeno è ascrivibile sia alle campagne di sensibilizzazione sulla tutela assicurativa, sia agli interventi normativi che hanno ampliato l’elenco delle malattie che godono della presunzione legale di origine lavorativa.
Le denunce di malattia sono state 61 mila e 200, il 2,9% in più rispetto al 2018. È stata riconosciuta la causa professionale al 36,7% (il 2,7% è ancora “in istruttoria”). È importante precisare che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 43 mila e 700, di cui il 40,3% per causa professionale riconosciuta. Sono stati poco più di 1.500 i lavoratori con malattia asbesto-correlata.
I lavoratori deceduti nel 2019 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.018 (il 24,6% in meno rispetto al 2018), di cui 212 per silicosi/asbestosi.

Fonte INAIL