Tassa di soggiorno: scattano gli aumenti a Vernazza e Monterosso

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28/02/2020

Tassa di soggiorno, scattano gli aumenti nei Comuni di Monterosso e Vernazza. In questi giorni, le giunte guidate dai sindaci Emanuele Moggia e Francesco Villa hanno rivisto al rialzo le tariffe che i turisti dovranno pagare per soggiornare nelle strutture ricettive dei due territori. A Monterosso, i rincari si aggirano tra i 50 centesimi e un euro a seconda della struttura. Le nuove tariffe licenziate da pochi giorni prevedono una tariffa pro capite (per massimo tre notti) di 2,50 in caso di soggiorno in un albergo 4 stelle o superiori, di due euro a notte in caso di soggiorno in alberghi e locande da una a tre stelle, e per gli affittacamere e bedebreakfast classificati da uno a tre soli. L'aumento per questi è di cinquanta centesimi rispetto a quelle degli scorsi anni, consultabili sil sito internet istituzionale del Comune rivierasco. Identica somma sarà richiesta ai turisti dai titolari di case per ferie, ostelli, rifugi escursionistici, affittaca mere, bedebreakfast, case e appartamenti per vacanze: anche in questo caso, la tariffa pro capite - aumentata sempre di cinquanta centesimi rispetto agli anni scorsi - riguarda un massimo di tre notti. II rincaro più elevato spetta però agli appartamenti ammobiliati ad uso turistico (quelli disciplinati dal decreto legge dell'aprile 2017, ndr) che hanno visto raddoppiata l'imposta di soggiorno. Usufruire di queste strutture costerà al turista due euro a notte, sempre per un massimo di tre notti: il doppio rispetto a un anno fa. Aumento di cinquanta centesimi, da 1,50 a 2 euro, anche per l'imposta di soggiorno che riguarda agriturismi, campeggi e tutte le altre strutture ricettive non ricadenti nelle tipologie individuate dall'amministrazione. Le tariffe deliberate dalla giunta comunale monterossina entreranno in vigore dal prossimo 1° maggio. Anche la giunta comunale di Vernazza ieri ha deciso di adeguare l'imposta di soggiorno sulle cifre individuate dai comuni confinanti di Riomaggiore e Monterosso, raddoppiando la tariffa.

Netto il giudizio di Confartigianato Turismo: «Deliberare un aumento della tassa di soggiorno in questi giorni - ha commentato Antonella Simone - non è di certo una buona idea, l'immotivata paura del Coronavirus ha già avuto effetti negativi sul turismo, ora dobbiamo dare un'immagine positiva e far capire che l'Italia e le Cinque Terre sono sicure e non c'è alcun pericolo. Come associazione auspichiamo sia possibile, vista la contingenza, una sospensione della tassa di soggiorno per i prossimi mesi. Per il futuro, i sindaci delle Cinque Terre potrebbero infine sforzarsi di arrivare a una modulazione unitaria dell'imposta di soggiorno per semplificare a turisti e tour operator la pianificazione di vacanze e pacchetti turistici».

 

(Fonte allegata: articolo pubblicato sulla Nazione del 28/02/2020)

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