ACCETTATE IL CONSIGLIO (33) - Sampierdarena e quei quarantaquattro signori a zero voti di Massimiliano Lussana

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18/03/2018

Il Centro Ovest è un mondo a parte rispetto al resto di Genova.

Questo Municipio che comprende l'ex "Manchester italiana", Sampierdarena, San Teodoro, il Campasso, San Benigno, è infatti un mondo di frontiera per la città.

Non più centro, non ancora Valpolcevera, non abbastanza Ponente.

In una parola, il Centro Ovest.

Ma è un mondo a parte perchè, unico fra tutti i nove Municipi genovesi, è stato già sciolto due volte e rischia concretamente ora un terzo scioglimento.

La prima volta, una decina d'anni fa, lo scioglimento nacque da un gran lavoro di Fabio Costa, che portò consiglieri di sinistra sulla sua battaglia per salvare Villa Scassi.

La seconda è dello scorso anno quando, unico caso fra tutti i Municipi dove non si raggiunse il 40 per cento necessario all'elezione del presidente, la candidata piddina Monica Russo non riuscì a conquistare in aula i voti decisivi o quantomeno le astensioni per trasformare la sua pole position in  vittoria.

E, dopo aver rivotato, il leghista Renato Falcidia - che ha preso più voti degli altri, ma non il fatidico 40 per cento per essere eletto senza pathos o sperare almeno nell'astensione benevola di un consigliere di minoranza - rischia di fare la stessa identica fine.

Ma, al di là della questione politica, è un'altra la storia che vi raccontiamo oggi. E cioè che ci sono 44 (quarantaquattro) candidati consiglieri che non hanno convinto la moglie, i figli, un amico e nemmeno loro stessi a votarsi, sparsi fra tutte le liste ad eccezione del MoVimento Cinque Stelle dove quello messo peggio almeno un voto l'ha preso.

E così un candidato di Liberi e Uguali, quattro di Potere al Popolo (che, fra parentesi, a Sampierdarena ha ottenuto uno dei migliori risultati in tutta Italia, eleggendo anche un consigliere), uno del Pd, una della lista civica Insieme, addirittura sette di Forza Italia, un leghista, un arancione della lista Bucci, due di Fratelli d'Italia, dieci di Noi con l'Italia e, primato assoluto, 16 dei 19 candidati della lista Insieme per Sampierdarena-Carlo Carpi presidente, hanno chiuso mestamente a quota dieci preferenze.

Con i suoi 106 voti e lo 0,34 per cento, la lista di Carpi è andata proporzionalmente meglio ad esempio di Noi con l'Italia, che si è fermata a 0,67 per cento, ma poteva contare sull'"effetto traino" della presenza sulle schede nazionali.

Ma, alla fine, a prendere voti sono stati solo in tre: in due, Paolo Verduci e Angelo Maria Spaggiari - in arte Perseo Miranda - hanno totalizzato due preferenze, pari al 40 per cento ciascuno dei voti di preferenza espressi alla lista; una, Stefania Bozzo, ha preso un voto, pari al 20 per cento delle preferenze, e tutti gli altri zero.

Insomma, "Insieme per Sampierdarena" sì. Anche se non è stato chiarissimo insieme a chi.

E i quarantaquattro senza un voto sparsi per tutte le liste, ricordano da vicino i quarantaquattro gatti storici dello Zecchino d'oro.

Gianpy Badino ce l'ha sicuro nella sua playlist.