Legge regionale sulla crescita e microimprese

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28/01/2016

 

Oggi l’audizione della prima commissione. Costi (Confartigianato): «Principi condivisibili e fondamentale base di partenza. Serviranno naturalmente anche adeguate risorse, atti conseguenti e attenzione alle microimprese»

 

«Il disegno di legge sulla crescita costituisce una fondamentale base di partenza e contiene principi fondamentali, da noi richiesti alla nuova amministrazione». Con questo incipit il segretario di Confartigianato Liguria Luca Costi è intervenuto oggi nel corso dell’audizione organizzata dalla I commissione del consiglio regionale, presieduta da Angelo Vaccarezza, sul disegno di legge approvato recentemente dalla giunta regionale.

Il disegno di legge punta ad adottare misure urgenti per la promozione degli investimenti, la crescita economica e l’occupazione nella regione, attraverso l’istituzione di un’apposita cabina di regia.

Misure che andranno a toccare tutti gli ambiti fondamentali dello sviluppo del territorio: il sostegno alla creazione di startup, la flessibilità nell’accesso al credito e ai contributi da parte delle imprese, le agevolazioni fiscali, il rafforzamento del brand “Liguria” e delle sue eccellenze nel mondo, con l’obiettivo di potenziare i flussi turistici nelle strutture ricettive della nostra regione. Ma prevede anche misure strategiche nel campo della formazione professionale e per i giovani, per esempio favorendo percorsi di alternanza scuola-lavoro, nella riqualificazione del patrimonio edilizio e del suo efficientamento energetico e negli appalti, in particolare con azioni che possano facilitare la partecipazione delle piccole imprese agli appalti pubblici, anche grazie al coinvolgimento delle associazioni di categoria.

In base a quanto predispone il ddl, lo stato di avanzamento delle azioni, sulle quali Confartigianato ha presentato oggi le proprie osservazioni a sostegno delle micro e piccole imprese del territorio, sarà annualmente monitorato nell’ambito della convocazione degli Stati generali dell’economia, composti da associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, ordini professionali e rappresentanti del terzo settore. «Naturalmente per dare gambe alla legge serviranno anche adeguate risorse e provvedimenti in linea con questi principi – conclude Costi – Siamo anche convinti che l’amministrazione regionale avrà un’attenzione particolare per le microimprese che costituiscono il 96,2% del tessuto produttivo ligure».