L’assunzione di un apprendista: storie di ordinaria follia. Confartigianato scrive al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti

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05/03/2014

“I dati della disoccupazione in particolare quella giovanile, sono dati da raggelare il sangue nelle vene,” esordisce così il direttore della Confartigianato della Spezia Giuseppe Menchelli in una lettera inviata al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Quando quasi il 50% dei giovani di un paese non riesce a trovare lavoro la politica è chiamata a dare risposte immediate, anche in considerazione dei problemi di tenuta del sistema previdenziale che da questa situazione potrebbero derivare. Per prima cosa ci aspetteremo che la burocrazia fosse azzerata o quanto meno ridotta all’essenziale”. Invece no, in questo paese dalle mille contraddizioni, la burocrazia alimenta se stessa, creando situazioni quasi comiche se non si giocasse sulla vita dei cittadini, che minano alla base la credibilità della nostra Pubblica Amministrazione.
Un esempio fra i tanti poniamo di fronte al neo Ministro del Lavoro, un falegname che decidesse di assumere un apprendista, a quali adempimenti andrà incontro? Ecco gli obblighi sanciti dai recenti accordi stato/regioni per il falegname e il suo apprendista:

Adempimenti per il falegname (da effettuare entro 90 giorni)
1 corso da responsabile della sicurezza di 48 ore;
1 corso per primo soccorso da 16 ore;
1 corso antincendio da 8 ore;
1 corso da tutor da 16 ore;

Predisposizione di un Documento per la Valutazione Rischi che deve contenere:
1. fonometria fatta da un tecnico;
2. esame vibrazioni fatto da un tecnico
3. analisi sostanze chimiche e polveri di legno presenti nell’ambiente di lavoro fatto da un tecnico;
4. altri adempimenti che possono variare a seconda delle attrezzature utilizzate e delle lavorazioni effettuate nel laboratorio;

Predisposizione del Piano Operativo della Sicurezza per ogni cantiere in cui la ditta lavora;
Adempimenti per l’apprendista:
1 corso sulla sicurezza da 16 ore;
1 corso per apprendista da 120 ore da ripetere tutti gli anni;
visite mediche periodiche

Nessuno mette in dubbio la necessità delle visite mediche, né le certificazioni sulla salubrità dei luoghi di lavoro, né una seria informativa sulle normative di sicurezza, ma è evidente che tutti questi obblighi sono esagerati, pensati più per occupare i formatori e per far sopravvivere una burocrazia non solo inutile, ma anche dannosa che per creare lavoro; il tutto senza considerare i costi e il tempo perduto per l’impresa.
La politica come può pensare di essere credibile quando un imprenditore deve attraversare queste paludi per poter assumere un giovane?
Sig. Ministro, questa è la “burocrazia”, un termine talmente abusato da sembrare quasi vuoto di significato, ma per tanti cittadini e imprese rappresenta storie di ordinaria follia a cui è necessario mettere fine.

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